Robert ha avuto due padri.
Uno era notevolmente istruito ed intelligente, l’altro non aveva neanche finito le scuole medie.
Entrambi avevano avuto successo nella loro carriera e avevano redditi ragguardevoli.
Eppure uno ha avuto problemi finanziari per tutta la sua vita e ha lasciato debiti da pagare, l’altro è divenuto uno degli uomini più ricchi delle Hawaii, lasciando milioni in eredità ai suoi familiari.
Com’ è possibile che ciò sia accaduto?
La risposta sta nel fatto che a scuola non ti viene insegnato come gestire le tue finanze.
Robert però aveva notato che il padre ricco sapeva gestire i suoi soldi e molto meglio del suo padre che guadagnava bene ed era istruito.
Quindi decise di seguire le orme del suo padre ricco.
La prima lezione che ha imparato è capire la differenza tra Attivi e Passivi.
Questo è tutto ciò che ti occorre capire se vuoi diventare ricco.
Ma cosa sono gli attivi e i passivi?
Un attivo è qualcosa che ti mette dei soldi in tasca.
Un passivo, invece, è qualcosa che ti toglie i soldi dalle tasche.
Pertanto se compri una casa per viverci e hai dei costi mensili, allora avrai comprato un Passivo.
Se invece compri una casa, l’affitti ad altre persone e genera delle entrate mensili, allora avrai comprato un Attivo.
Intendiamoci.
Ciò non significa che tu non debba comprare una casa, ma solo che è importante capire la distinzione tra attivi e passivi.
Altri esempi di attivi sono:
le aziende, le azioni, i brevetti, i diritti di autore ma li vedremo in un attimo.
Ora perché è così importante capire la differenza tra attivi e passivi?
Prendiamo come esempio una coppia di neosposi.
I neosposini lavorano entrambi e così hanno un reddito maggiore ora.
Decidono così di comprare la casa dei loro sogni e accendono un mutuo.
Poi comprano un’auto nuova, una televisione più grande, un nuovo cellulare, dei mobili più moderni.
Nel giro di poco tempo, si accorgono che la colonna dei passivi è piena di cose che si trasformeranno in spese.
Ormai sono intrappolati in quella che viene definita la “corsa del criceto”, ovvero per potersi permettere tutti i passivi che hanno acquistato devono continuare a lavorare per tutta la vita.
Poi arriva il primo figlio. Nuove spese.
Allora lavorano sempre di più. Più soldi e più tasse, perché passano allo scaglione fiscale superiore.
E la storia continua a ripetersi.
I ricchi, invece, scelgono una strada diversa.
Loro capiscono bene la differenza tra attivi e passivi.
Infatti stanno alla larga dai passivi e iniziano a comprare degli attivi che producano reddito.
Così:
- Comprano immobili e li affittano.
- Comprano delle azioni.
- Acquistano delle attività commerciali
- Azionano il loro ingegno e la loro creatività per creare delle invenzioni, delle canzoni, dei marchi e li tutelano con la proprietà intellettuale come brevetti, diritti d’autore, marchi registrati.
Ognuno di questi attivi produce del reddito, dei soldi che vanno nelle tasche dei ricchi in automatico, senza che gli stessi ricchi debbano lavorarci.
E ora ti chiederai: e tutti quei beni di lusso che i ricchi possiedono?
Eh già. I ricchi comprano beni di lusso come ultima cosa e solo dopo aver acquistato un numero tale di attivi che permette loro quelle spese.
Pertanto:
L’idea numero 1 mette in chiaro che se vuoi diventare ricco, devi cercare di aumentare il numero degli attivi che possiedi e diminuire il numero di passivi.
Ora, ti è mai capitato di sentire di amici che vanno a svolgere il loro lavoro attuale in un’altra città o nazione e vengono pagati molto di più di quanto erano pagati in Italia?
A prima vista uno stipendio più alto si associa immediatamente ad un reddito maggiore.
E ciò è corretto.
Occorre però rispondere anche ad un’altra domanda:
quali sono i costi che dovrai sostenere?
A quanto ammonta il costo dell’affitto?
La spesa al supermercato? L’assistenza medica? E le tasse?
Se ti offrissero un stipendio di 10.000 euro al mese immagino che concorderai col dire che è un ottimo stipendio.
Ma se tutte le tue spese ammontassero a 9.999 euro al mese, quello stipendio sarebbe ancora così allettante?
L’idea numero 2 ci dice che non è importante quanto guadagni ma quanto ti rimane in tasca!
Ora immagina per un attimo di essere un lavoratore dipendente.
Siamo alla fine del mese.
Apri la tua busta paga e noti immediatamente che ancora prima di ricevere lo stipendio sul tuo conto, ti è già stato sottratto un ammontare equivalente alle tasse da pagare allo Stato (Intendiamoci, le tasse si devono pagare).
Quindi se sei un lavoratore dipendente guadagni, paghi le tasse e spendi quel che ti resta, per l’auto, il cellulare e così via.
I ricchi, invece, seguono uno schema diverso.
Infatti, guadagnano, spendono ciò che possono e pagano le tasse su quel che resta.
Ti chiederai: com’è possibile?
Ebbene, lo fanno sfruttando il potere della struttura legale delle società.
Pensaci un attimo…cos’è davvero una società?
Molti pensano ad un grande palazzo con un’insegna e degli uffici.
In realtà una società non è altro che una cartella di documenti legali.
A differenza di una persona singola, una società può fare tante cose.
Per esempio, pagare le spese prima delle tasse.
Così i ricchi possono acquistare e intestare un’auto non a loro stessi ma alla loro società e così ne scaricarono le spese.
E lo stesso vale per il cellulare, i pasti al ristorante che sono parzialmente scaricabili e così via. Ovviamente va fatto legalmente e con i soldi non ancora tassati.
Pertanto, mentre un lavoratore dipendente paga prima di tutto le tasse e poi inizia a spendere ciò che gli resta, i ricchi, attraverso le società, pagano prima di tutto se stessi spendendo ciò che possono.
E in ultimo pagano le tasse sulla differenza tra quel che guadagnano e quel che spendono.
Una bella differenza!
E se le spese fossero uguale al guadagno?
L’idea #3 ci dice: paga prima di tutto te stesso.
Rivediamo insieme le tre idee principali:
- Idea#1: Aumenta i tuoi attivi, diminuisci i tuoi passivi.
- Idea#2: Conta ciò che ti rimane in tasca, non quello che guadagni
- Idea#3: Paga prima di tutto te stesso.
Ora se vuoi mettere in pratica queste idee, mantieni il tuo lavoro quotidiano, ma comincia a comprare veri attivi, non passivi che perdono valore non appena li porti a casa.
Col tempo costruirai una fortezza finanziaria inespugnabile, che ti permetterà di vivere con i redditi generati dai tuoi attivi e non dovrai più lavorare o dipendere da nessun’ altro.
E queste sono le idee principali di Padre Ricco Padre Povero di Robert Kiyosaki.
Se vuoi vedere le idee animate, guarda il video.