Nel 1513, in un’Italia dilaniata dalle guerre Niccolò Machiavelli si sedette a scrivere.
Non ad un amico, ma a qualcuno che potesse liberare l’Italia dal degrado in cui versava.
E ciò che scrisse è sì un testo su come si mantiene il governo dello stato, ma è anche un testo che vuole ispirare grandi leader a realizzare grandi cose.
Vediamolo insieme.
1. Cap. XXII [2]
“La prima considerazione che si forma sull’intelligenza di un principe parte dal giudizio sugli uomini che lo circondano. Se sono idonei e fedeli, si può ritenere il principe saggio […] ;
se non lo sono, il giudizio su quel principe sarà necessariamente negativo, perché circondarsi di ministri incapaci o infidi è il primo errore.”
Quello che Machiavelli dice è guarda, la tua intelligenza è giudicata in base alle persone di cui ti circondi.
Se vuoi essere un leader, una guida stimata, devi scegliere dei collaboratori che sappiano fare le cose (competenti) e che siano leali nei tuoi confronti (lealtà).
Immagina di voler aprire un’attività commerciale.
Se scegli un collaboratore solo in base alla sua bravura, assumerai una persona che lavorerà per uno stipendio e che alla prima occasione cambierà lavoro.
Ma se assumi un collaboratore che sa fare le cose e che crede in quello che fa la tua attività, allora ti assicurerai la sua lealtà e sarai un capo stimato.
E il messaggio che ci lascia Machiavelli, aiuta non solo a diventare un leader rispettato, ma anche a giudicare gli altri leader.
Pensa un attimo di dover votare un leader politico.
Si circonda di collaboratori competenti, o vuole portare in Parlamento delinquenti e corrotti?
Idea 1: Un vero leader si circonda di collaboratori competenti e leali
Ora, come puoi capire se le persone sono competenti?
2. Cap. XVIII [6]
“Gli uomini in generale giudicano più con gli occhi che con le mani: tutti vedono, pochi toccano”
Quello che Machiavelli vuole dirci è che la maggiorparte delle persone giudica in base a quello che vede.
Se vuoi davvero capire le competenze delle persone, non guardare solo a come appaiono o a cosa dicono, guarda a ciò che hanno fatto!
Immagina di intervistare un candidato per un posto di lavoro.
Potresti essere influenzato dal suo Curriculum o da quello che racconta.
Ma questo per Machiavelli è giudicare con gli occhi, non con le mani.
Cosa succede se assumi quella persona e poi non sa fare il suo lavoro?
Se vuoi davvero conoscere le sue competenze, guarda anche ai lavori che ha svolto, ai risultati che ha raggiunto: guarda alle mani!
E lo stesso vale se vuoi giudicare un leader politico.
Ha realizzato il suo programma dopo esser stato eletto?
O, se sta facendo la sua prima campagna elettorale, che conseguenze avrebbe la realizzazione del suo programma?
Idea 2: Un leader giudica le competenze delle persone da quel che fanno, non da come appaiono.
3. Cap. XVII [2] OK la lealtà
“Perchè tutte le amicizie comprate con il denaro, a differenza di quelle costruite con la grandezza e la nobiltà d’animo si acquistano ma non si possiedono, e quando servono non si possono spendere”
Quello che Machiavelli ci dice è che le amicizie costruite sui favori, sono illusorie, perché nel momento del bisogno ti abbandoneranno.
Le vere amicizie, invece, sono costruite con le persone che ammirano le tue qualità e quello che sei. Su queste amicizie potrai contare, soprattutto nei momenti più difficili.
Quello che Machiavelli ci sta dicendo è che, se vuoi creare la lealtà nelle persone, dovrai essere giusto con loro (nobiltà d’animo), premiarle quando lo meritano e festeggiare i risultati raggiunti insieme.
Molte aziende cercano di ottenere la lealtà dei loro clienti facendo degli sconti, o di trattenere i dipendenti offrendo un aumento di stipendio.
Ma queste, dice Machiavelli, sono amicizie costruite sui favori.
Non portano alla lealtà di quelle persone. I clienti e i dipendenti leali sono quelli che
ammirano l’azienda per quello che fa e per come li tratta.
Sono i dipendenti che rifiutano le offerte di lavoro di altre aziende.
E il nostro leader politico?
E’ circondato da persone che lo ammirano per quello che è e che vuole realizzare, o sono amicizie costruite su favori che dovrà in qualche modo ricambiare?
Idea 3: La lealtà delle persone si fonda sulle qualità di un leader, non sui favori.
4. Cap. XV [1]
“Chi vuole essere sempre buono sarà condannato a perire tra tanti che buoni non sono.
Per conservare il governo, un principe deve imparare a poter essere non buono e usare o non usare questa abilità a seconda della necessità”.
Questa è di sicuro una delle lezioni più controverse che Machiavelli ci ha lasciato.
Quello che vuole dirci è che nei momenti difficili, un leader deve saper prendere decisioni non facili, altrimenti sarà condannato al fallimento.
Immagina di essere chiamato a guidare un’azienda.
L’azienda non ha investito nei suoi prodotti per anni e ha perso molti clienti.
Ora è sull’orlo del fallimento e nessuna banca vuole concedere dei prestiti.
Hai due sole opzioni:
1) Lasciare le cose come stanno.
Così l’azienda fallirà e tutti i dipendenti perderanno il posto di lavoro.
2) Oppure, licenziare metà dei dipendenti e investire i soldi risparmiati per rinnovare i prodotti e avere qualche possibilità.
Cosa dovresti fare?
Il momento è difficile.
Prendere quella decisione ti farà stare male.
Ma se vuoi essere un buon leader, allora già sai quel è la scelta migliore e che permetterà di salvare l’azienda e il posto di lavoro a metà dei lavoratori.
E il nostro leader politico prende delle decisioni giuste nei momenti di difficoltà o preferisce non prendere posizione e lasciare le cose come stanno?
Idea 4: Un leader prende le decisioni giuste, non quelle facili.
5. Cap XXI [1]
“Niente consolida la fama e la stima di un principe più delle grandi imprese”
Machiavelli ci ricorda che un leader condivide uno scopo che ispira le persone, le fa sentire coinvolte al punto da volerne fare parte.
I grandi leader della storia hanno creato un seguito perché avevano uno scopo nobile che ispirava le persone (e.g. pace, uguaglianza, libertà).
Se tu vuoi essere un buon leader, anche nel tuo piccolo, puoi seguire le orme dei grandi.
Non dire ai tuoi collaboratori cosa devono fare (e.g. vendere), ma ricorda loro perché esiste la tua attività e chi possono aiutare (e.g. la nostra attività esiste per aiutare…).
Quando hai uno scopo e lo comunichi bene alle tue persone, la tua attività creerà un seguito e avrà un impatto sulla tua comunità.
E lo scopo del nostro leader politico è preservare il bene comune della Repubblica o vuole delle leggi che portino beneficio a pochi e danni ai molti?
Idea 5: Un leader condivide uno scopo che ispira le persone
E queste sono le idee de “Il Principe” di Niccolò Machiavelli su come essere un leader, una guida che vuole realizzare grandi cose.
Ricorda che un grande leader si circonda di persone competenti e leali.
Prende le decisioni giuste, anche se non sono facili, ma soprattutto ha uno scopo che ispira le persone e permette loro di avere un impatto sulla comunità.
E queste sono le idee principali sulla Leadership da Il Principe di Niccolò Machiavelli.
Se vuoi vedere le idee animate, guarda il video.