Immagina di dover raccontare ai tuoi figli come la nostra società imposta le nostre vite.
Probabilmente dirai che nei primi 20-25 anni dovrai studiare, poi dovrai lavorare per altre persone non meno di 40 anni e infine potrai andare in pensione e goderti la tua vita negli ultimi 20 anni.
Insomma, impegnati e lavora duramente e poi un giorno quando sarai vecchio e senza energie potrai goderti la vita.
Ora come ti sentiresti se non dovessi aspettare tutto questo tempo per goderti la vita?
I nuovi ricchi sono un gruppo di persone che hanno deciso di disegnare uno stile di vita diverso, basato sulla possibilità di avere più tempo a disposizione, lavorare da qualsiasi posto e avere delle opzioni.
Uno stile di vita da milionari senza esserlo!
Ma come fanno i nuovi ricchi a creare questo stile di vita?
Ora per poter rispondere a questa domanda, bisogna innanzitutto partire dalla distinzione tra reddito relativo e reddito assoluto.
Vediamolo insieme.
Immagina io venga da te e ti dica:
io guadagno 30.000 euro l’anno.
il mio amico Luigi guadagna 120.00 euro l’anno.
Chi è più ricco?
Beh chiaramente dirai che Luigi è più ricco e lo è 4 volte più di me.
Ma è davvero così?
Ora, se ti dicessi che io lavoro 4 ore alla settimana e Luigi ne lavora 80?
Chi è più ricco ora?
Mmm ora i numeri dicono che io guadagno 144 euro/ora e Luigi ne guadagna 29.
Uhm che bel cambiamento.
Ma aggiungiamo un ulteriore dettaglio.
Luigi vive e lavora a Milano e non può svolgere il suo lavoro da nessun’altra parte.
Io, invece, posso lavorare da qualsiasi luogo e guadagnare comunque quella cifra.
Ora se Luigi vuole andare a cena con la sua fidanzata in un bel ristorante milanese probabilmente spenderà 200 euro.
Dove vivo io invece posso andare in un bel ristorante e pagare 40 euro.
Chi è più ricco ora?
In questo caso lo sono io!
L’idea principale è che Luigi in termini di reddito assoluto è più ricco di me, ma in termini di reddito relativo lo sono io.
E il reddito relativo ha un valore pratico perché permette ai nuovi ricchi di avere più tempo a disposizione, lavorare da diversi luoghi e non dover pagare i prezzi alti delle grandi città.
Idea#1: Focalizzati sul reddito relativo
Ma come fanno i nuovi ricchi a generare questo reddito?
Creano delle imprese che vendono dei prodotti.
Ora, siamo sinceri, questo è più semplice a dirsi che a farsi perché richiede competenze, impegno e tempo. E sicuramente non è per tutti.
Tuttavia è possibile e nel periodo in cui viviamo gli strumenti e le competenze da acquisire sono accessibili a tutti.
L’autore condivide alcuni consigli che possono essere utili per creare un’impresa.
Per prima cosa consiglia di non cadere nella trappola di creare un prodotto per poi cercare qualcuno a cui venderlo.
Creare la domanda è difficile. Soddisfare una domanda già esistente è molto più facile.
Consiglia quindi di individuare una nicchia di mercato che ti appassiona e che conosci e poi trovare un prodotto adatto a soddisfare un loro bisogno.
Ma facciamo un esempio.
Supponiamo che una delle tue passioni sia quella di leggere dei libri sullo sviluppo personale.
Hai notato che gli appassionati come te prima di iniziare la lettura di un nuovo libro sono curiosi di saperne le idee principali.
A questo punto ti viene un’idea.
Perchè non creare brevi video che animano queste idee?
E così decidi di creare un prodotto digitale da condividere con la tua nicchia.
Col tempo lo vedi crescere e diventare un successo che potrai così monetizzare con la pubblicità, uno sponsor, un abbonamento o tutte e tre le cose insieme!
Idea #2: Individua una nicchia, poi trova un prodotto che soddisfi un bisogno
Ora, un’altra idea principale riguarda la produttività.
Come si può creare di più impiegando meno tempo?
Esistono due approcci per eliminare le attività meno importanti.
Il primo si basa sulla legge di Pareto o principio dell’ 80/20.
Secondo questa legge l’80% dei risultati sono prodotti dal 20% delle attività svolte.
Il restante 80% delle attività possono essere così eliminate.
Torniamo alla nostra impresa.
Da quali libri iniziare?
Secondo Pareto non occorre lavorare su tutti i libri ma potresti voler partire dal 20% dei libri più letti perchè molto probabilmente interesseranno l’80% della tua nicchia.
Il bello di questa legge è che la puoi applicare in molti campi.
Come direttore vendite, potresti voler focalizzare i tuoi sforzi su quel 20% dei clienti che generano l’80% del fatturato ed eliminare i restanti.
Oppure puoi semplicemente dare un’occhiata al tuo armadio e realizzare che solo il 20% degli indumenti è quello che indossi l’80% delle volte.
Il secondo approccio si basa sulla legge di Parkinson secondo cui più tempo hai a disposizione, più rendi complicato ciò che devi fare.
Impegnandoti su scadenze imminenti puoi focalizzarti solo sull’essenziale ed eliminare il resto.
Immagina tu debba creare il primo video della tua impresa.
Se ti dai 30 giorni, probabilmente ti complicherai la vita col capire qual è il miglior microfono da utilizzare, l’audio più appropriato e così via.
Che poi sono attività importanti ma non essenziali.
Se invece ti dai una scadenza imminente, magari parti col microfono del tuo pc e vai dritto al risultato!
Pensa un attimo a quando prenoti le vacanze o quando devi fare un esame.
Hai notato che il meglio di te lo dai proprio in prossimità della scadenza?
Idea #3: Elimina le attività non essenziali e programma scadenze ravvicinate
Identificate le attività essenziali, puoi ora esternalizzare, ovvero farle svolgere ad altri.
Ma come è possibile?
Ritorniamo alla nostra impresa.
Immagina che pulire la registrazione audio sia un’attività che richiede 2 ore di tempo.
Ora potresti affidare questa attività ad un professionista a fronte di un piccolo compenso.
Su internet puoi trovare molti professionisti che offrono i loro servizi da ogni parte del mondo. Se tu guadagni in euro e questi professionisti si fanno pagare nell’equivalente del peso argentino o del bath tailandese potrebbe rivelarsi molto conveniente esternalizzare!
Ora esternalizzare insegna anche a delegare ed è applicabile a molte attività.
Immagina per un istante le tue attività settimanali.
Potresti farti aiutare con le pulizie di casa, farti consegnare la spesa a domicilio, prenotare un ritiro per il lavaggio e lo stiro della biancheria, addebitare le bollette sul tuo conto senza doverle andare a pagare di persona. E poi procedere così in automatico ogni settimana.
In questo modo potresti liberare fino ad 8 ore a settimana, che equivalgono a più di 13 giorni all’anno. Che è tantissimo!
Ma quando conviene esternalizzare?
Esternalizzare ha chiaramente dei costi ma conviene farlo ogni volta che il costo orario della attività esternalizzata è inferiore o uguale al tuo guadagno orario.
Così potresti investire il tempo guadagnato per imparare nuove cose, che poi significa imparare a risolvere più problemi.
Che è un bel dire, perchè più soluzioni hai da proporre, maggiore sarà il compenso che potrai chiedere! e maggiore sarà il tuo guadagno orario!
Idea #4: Esternalizza e inserisci il pilota automatico
E queste sono le idee principali di 4 ore alla settimana.
Ricorda:
il reddito assoluto senza il tempo ha poco valore pratico.
E’ il reddito relativo a vincere quando hai un flusso di cassa che sostiene il tuo stile di vita.
Creare un’impresa che generi un flusso di cassa non è cosa da tutti e richiede competenze, tempo e volontà. Tuttavia è possibile!
Aumenta la tua produttività eliminando le attività non essenziali e impara ad esternalizzare.
Così facendo forse non lavorerai 4 ore alla settimana, ma magari il maniera più intelligente sì.
E queste sono le idee principali di 4 Ore alla Settimana di Tim Ferriss.
Se vuoi vedere le idee animate, guarda il video.